La SGQ è sostanzialmente un sinonimo molto utilizzato per identificare, nell’ambito di un’impresa industriale, il comparto delegato a gestire la qualità dei prodotti realizzati, cioè a mettere in atto tutti quei sistemi, quelle azioni ed iniziative che consentono di definire e tenere sotto controllo gli standard qualitativi richiesti dalla direzione aziendale.
La gestione della qualità è l’insieme di tutte le attività realizzate all’interno di una realtà produttiva e dal personale impegnato al conseguimento degli obiettivi della politica della qualità.
LA CULTURA ORGANIZZATIVA
Per poter fare Qualità in un’organizzazione occorre che ci sia un certo tipo di “cultura”
Per implementare all’interno di un’organizzazione un cambiamento così forte come l’introduzione di un Sistema di Gestione della Qualità, occorre conoscere profondamente la cultura di base dell’azienda cioè i suoi elementi caratterizzanti.
Cultura deriva dal latino “colere”, coltivare. La cultura, dunque, altro non è se non la coltivazione dell’uomo.
La cultura di un’organizzazione si compone di:
- regole non scritte;
- atteggiamenti, abitudini;
- conoscenze;
- responsabilità;
- modo di guidare le persone;
- senso di appartenenza;
- modi formali e informali di fare le cose;
- valori;
- centri ufficiali e ufficiosi di potere;
- credenze e tabù;
- storia dei successi e degli insuccessi.
Dopo l’abbandono del concetto di produttività associata all’uomo-macchina, c’è un interesse sempre più crescente nei confronti della cultura aziendale come mezzo per rendere le realtà delle organizzazioni più competitiva e più vivibile per chi vi lavora.
L’approccio culturale, poi, è fondamentale per il successo dell’azienda dato che influisce anche sul clima interno.
È fondamentale, dunque, monitorare di continuo quanto la cultura aziendale della nostra organizzazione sia coerente con le strategie di business che abbiamo deciso di fare nostre, compresa quella di implementare un Sistema di gestione.
Fonte Articolo: www.qualitiamo.com
[/nextpage][nextpage title=”Le dinamiche moderne” desc=”Cambiare in un’ottica di Qualità” img=”4412″]
LE DINAMICHE MODERNE DI COSTRUIRE UN SGQ
Cambiare in un’ottica di Qualità
Implementare un Sistema di Gestione della Qualità, significa implementare un cambiamento.
Tutto cambia, da sempre. Il cambiamento è alla base del progresso dell’umanità. L’unica cosa che non cambia è la capacità delle persone di adattarsi ai cambiamenti in tempi brevi.
Cambiare non è facile e le persone non lo fanno facilmente. Spesso si preferisce continuare a gestire qualcosa di poco logico ma conosciuto, piuttosto che qualcosa di ancora sconosciuto. Sono poche le persone che percepiscono il cambiamento come una possibilità per apprendere cose nuove, per aprire nuove strade. Sono poche, dunque, le persone che vedranno di buon occhio l’introduzione di qualcosa di nuovo nella quotidianità del loro lavoro.
Le dinamiche moderne, costringono le organizzazioni a cambiare per non rimanere ai margini del mercato. Il loro successo è dato dal prodotto del coraggio che hanno di cambiare per la velocità con la quale sanno affrontare il cambiamento.
Nella fase di introduzione del nostro Sistema Qualità è importante:
- spiegare perché è necessario cambiare;
- riuscire a comunicare il desiderio di migliorare il modo di lavorare, di aggiungere valore alle attività svolte;
- fornire una vision comune;
- fornire certezze;
- spiegare che le cose che funzionano davvero resteranno immutate;
- spiegare che i cambiamenti ci aiuteranno a lavorare meglio, non peggio;
- fare in modo che il primo a cambiare, dando il buon esempio, sia il top management;
- motivare le persone, individuando anche le barriere al cambiamento;
- individuare i potenziali provocatori di cambiamento, le persone, cioè, più propense a seguire strade nuove e capaci di trascinare, col loro entusiasmo, gli altri;
- non promettere nulla che non possa essere mantenuto;
- fornire tutte le risorse necessarie a supportare il cambiamento;
- fornire la formazione necessaria;
- gestire e guidare il cambiamento facendo in modo che le cose cambino come vogliamo.
Le fasi del cambiamento che seguiranno, se avremo lavorato bene, passeranno attraverso alcune reazioni emozionali ed intellettuali ben identificate che si possono così riassumere:
- rifiuto: proprio perché le persone non amano cambiare e, spesso, lo fanno solo se costrette, questa è la fase in cui occorre spiegare chiaramente le ragioni che portano alla necessità di cambiare. E’ la fase dormiente nella quale si cerca di impostare il minimo indispensabile per sopperire alle richieste. Eventuali iniziative di miglioramento sono promosse spontaneamente solo da pochi in un contesto privo di chiare indicazioni da parte del management. Gli obiettivi sono per lo più di breve periodo e orientati al prodotto;
- resistenza: la resistenza al cambiamento può essere attuata in maniera attiva o in maniera passiva, cioè restando indifferenti o accettando il cambiamento solo in apparenza. In questa fase bisogna avere la pazienza di ascoltare le perplessità di tutti e la capacità di convincere le persone. Davanti alle dichiarazioni di intenti e ai grandi progetti relativi alla qualità, molti reagiscono arroccandosi sulle proprie posizioni;
- esplorazione: in questa fase occorre mantenere alta l’attenzione, incoraggiare le persone;
- impegno: questa è la fase in cui le persone accettano i cambiamenti e si impegnano nel portarli avanti. E’ la fase del miglioramento continuo. La Direzione sostiene in prima persona i programmi di sviluppo della qualità e l’attenzione è puntata sulla soddisfazione dei clienti.
Fonte Articolo: www.qualitiamo.com
[/nextpage][nextpage title=”Il Sistema di Qualità” desc=”Cosa si intende esattamente per Sistema di Gestione per la Qualità?” img=”3669″]
COS’E’ UN SISTEMA QUALITA’?
Cosa si intende esattamente per Sistema di Gestione per la Qualità?
Un Sistema di Gestione della Qualità è l’insieme di tutte le attività collegate e interdipendenti che influenzano la Qualità di un prodotto o di un servizio.
Il Sistema di Gestione della Qualità è costituito da:
- una struttura organizzativa;
- i processi;
- le responsabilità;
- le procedure;
- le risorse;
- persone che sanno cosa fare;
- persone che sanno come farlo;
- persone che hanno i mezzi per farlo;
- persone motivate a farlo perché hanno un obiettivo comune.
Fonte Articolo: www.qualitiamo.com
[/nextpage][nextpage title=”Come costruire un SGQ” desc=”Cosa occorre per progettare, implementare e monitorare un SGQ? ” img=”4415″]
COME COSTRUIRE UN SISTEMA DI GESTIONE QUALITA’?
Cosa occorre per progettare, implementare e monitorare un SGQ?
Un Sistema di Gestione della Qualità, come detto in precedenza, si costruisce mediante un grosso cambiamento e un grosso sforzo culturale.
La fasi per progettarlo sono:
- individuare chiaramente cosa vogliamo ottenere dall’implementazione della Qualità nella nostra organizzazione (politica della Qualità e obiettivi);
- identificare le esigenze e le aspettative dei clienti;
- ottenere il supporto fattivo del vertice aziendale che, se viene a mancare, porta, inesorabilmente, al naufragio del progetto. Senza buoni leader non si ottiene Qualità;
- pianificare al meglio il progetto definendo le politiche alla base della sua implementazione e formalizzando le scadenze delle diverse fasi e le priorità;
- conoscere i requisiti della Qualità e comprenderli pienamente, a tutti i livelli;
- pubblicizzare il progetto all’interno dell’organizzazione;
- coinvolgere nel progetto persone in gamba che possano essere sfruttate al meglio in base alle loro peculiarità costruire il clima giusto perché i principi della Qualità vengano correttamente recepiti. Nel nostro ambiente di lavoro dovranno esserci buona comunicazione, rispetto per il lavoro degli altri e persone motivate;
- fornire tutte le risorse necessarie (materiali, macchinari, ecc);
- individuare chiaramente le responsabilità e le autorità di ognuno;
- fornire la formazione necessaria anche per decentrare le responsabilità;
- descrivere i processi, la sequenza di attività;
- individuare gli indicatori più adatti a mantenere monitorato il nostro sistema;
- raccogliere i dati relativi al funzionamento del sistema;
- portare a règime i processi;
- redigere la documentazione necessaria al buon funzionamento del sistema;
- eseguire quanto stabilito;
- registrare quanto effettuato e comunicare nella maniera corretta i progressi fatti e le aree ancora da migliorare;
- verificare i processi a fronte degli obiettivi pianificati mediante misurazioni, audit, riesami della Direzione, ecc.;
- identificare eventuali gap rispetto alla norma di riferimento e rispetto agli obiettivi posti;
- istituire dei sistemi di feedback che permettano ai clienti di comunicarci eventuali aree di ulteriore miglioramento;
- prendere decisioni in base ai dati raccolti;
- osservare la concorrenza e cercare di individuare idee per il miglioramento;
- scegliere l’organismo certificatore che ci dovrà accompagnare nel nostro percorso lungo il sentiero della Qualità;
- sottoporre il nostro Sistema Qualità all’esame documentale dell’ente ed intraprendere azioni correttive se vengono segnalate imprecisioni/incongruenze;
- pianificare con l’ente la visita ispettiva;
- sottoporsi alla verifica su campo;
- colmare eventuali gap rilevati;
- una volta ottenuto il certificato, effettuare periodiche visite di sorveglianza.
Fonte Articolo: www.qualitiamo.com
[/nextpage]
Leave a Comment