A fronte del Decreto Legge Gualtieri n.9 del 2 marzo 2020 (art. 34), la Protezione Civile è autorizzata, fino alla fine del periodo di emergenza, ad acquistare dispositivi di protezione individuali (DPI) ed altri dispositivi medicali (DM) come le mascherine chirurgiche, nonché a disporre pagamenti anticipati dell’intera fornitura (art 34, comma 1).
Inoltre è consentito fare ricorso alle mascherine chirurgiche, quale dispositivo idoneo a proteggere gli operatori sanitari e risultano utilizzabili anche mascherine prive del marchio CE previa valutazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità (art 34, comma 3).
Le mascherine chirurgiche sono dispositivi medici conformi alla norma armonizzata EN 14683, che ne definisce i requisiti di performance e la norma EN 10993 che ne definisce i requisiti di biocompatibilità.
Le mascherine chirurgiche si distinguono in Tipo I, II e IIR che vengono utilizzate:
- Tipo II e IIR, sono destinate agli operatori sanitari
- Tipo I sono destinate ai pazienti (no Covid-19 positivi) e a tutte le altre persone per ridurre il rischio di diffusione del contagio in situazioni epidemiche o pandemiche
Le mascherine FFP2 e FFP3 sono DPI (dispositivi di protezione individuali) con un’efficacia filtrante del 92% e del 98%. Sono conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 149:2009 e sono idonee per proteggersi da “agenti biologici aerodispersi” come i virus: a riconoscerlo sono autorità italiane come il ministero della Salute e l’Ispesl, e internazionali, come l’Oms, lo statunitense National Institute for Occupational Safety and Health (Niosh) ma anche l’ente di normazione italiano (Uni). Le mascherine FFP2 e FFP3 sono utilizzate nei reparti ospedalieri dove si trovano pazienti contagiati, dai soccorritori di pazienti contagiati, e nelle guardie mediche.
Al fine di consentire una maggiore disponibilità di dispositivi di protezione individuale, con il Decreto Legge n.18 del 17 marzo 2020 (art.15) il Governo ha emanato disposizioni straordinarie per la produzione di mascherine chirurgiche e DPI. Tali disposizioni operativamente prevedono che l’azienda possa avviare la produzione di mascherine ad uso civile e/o di DPI e che possa metterle in commercio soltanto dopo aver effettuato test di conformità sulle stesse mascherine prodotte.
Lo Studio Fabrizio Fava in sinergia con con atri studi professionali e attraverso il servizio delle analisi di laboratorio effettuato con partner esterni accreditati svolge attività di consulenza per testare la conformità della sicurezza e della qualità del prodotto tessile di protezione per uso civile.
Per maggiori informazione compilare il seguente form o quello del reparto di analisi:
Contatta l'Area Analisi Laboratorio
Errore: Modulo di contatto non trovato.
Leave a Comment