• Account
  • Registrazione
  • Login
Fabrizio FavaFabrizio FavaFabrizio FavaFabrizio Fava
    0
  •   was successfully added to your cart.
  • Home
  • Chi Siamo
  • Servizi
    • Ricerca Tendenze Moda
    • Pianificazione Brand Identity
    • Progettazione Stilistica
    • Assicurazione e Controllo
    • Consulenza Peritale
    • Analisi Laboratorio
  • Negozio
  • Articoli
  • Contatti

La Perizia Estimativa Tessile sulla valutazione delle rimanenze di magazzino

    Home Area Commerciale La Perizia Estimativa Tessile sulla valutazione delle rimanenze di magazzino
    NextPrevious
    Perizia estimativa tessile

    La Perizia Estimativa Tessile sulla valutazione delle rimanenze di magazzino

    By Fabrizio Fava | Area Commerciale, Normativa | 0 comment | 23 Maggio, 2020 | 2

    Nel seguente articolo vi illustriamo una panoramica sulla normativa civilistica, fiscale e sui principi contabili dedicati alle rimanenze in magazzino e sui possibili metodi di valutazione. Ma sapevi che esistono anche metodi estimativi riguardante un settore specifico come quello del tessile abbigliamento che possono dare valutazioni discordanti da quelle ordinarie?

    Al termine dell’esercizio l’imprenditore ha la necessità di inventariare e classificare le rimanenze di prodotti finiti e merci, semilavorati e materie prime rimaste in magazzino.

    La valutazione delle rimanenze di magazzino comprende una serie di stime da cui derivano delle scritture contabili di assestamento; nello specifico queste valutazioni sono classificabili come scritture contabili di rettifica necessarie per “rimandare al futuro costi e ricavi che si sono manifestati da un punto di vista finanziario ma che non sono di competenza economica dell’esercizio.”

    Vediamo di seguito come stimare nel migliore dei modi le rimanenze alla luce dei criteri di valutazione dettati dal codice civile e dai principi contabili.

    La valutazione delle rimanenze di magazzino secondo il codice civile

    L’art. 2424 del Codice civile pone le rimanenze di magazzino nella voce attivo circolante e le classifica in:

    • materie prime, sussidiarie e di consumo;
    • prodotti in corso di lavorazione e semilavorati;
    • lavori in corso su ordinazione ;
    • prodotti finiti e merci;
    • acconti.

    La norma generale dettata dal codice civile riguardo al criterio di valutazione delle rimanenze finali di magazzino è quello definito dall’articolo 2426 del codice civile secondo cui:
    “le rimanenze devono essere iscritte al costo d’acquisto per le merci e le materie prime, o al costo di produzione, se si tratta di prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso di lavorazione. Nel caso sia minore, il valore da considerare è quello desumibile dall’andamento di mercato”
    Per valore di mercato si intende il prezzo di vendita delle merci e dei prodotti finiti nel corso della normale gestione, avuto riguardo delle informazioni desumibili dal mercato, al netto dei presunti costi di completamento e costi diretti di vendita quali ad esempio il trasporto, provvigioni, imballaggi.

    L’articolo 2426 definisce più dettagliatamente il concetto di costo d’acquisto e il costo di produzione:
    “Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori. Il costo di produzione comprende tutti i costi direttamente imputabili al prodotto. Può comprendere anche altri costi, per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto, relativi al periodo di fabbricazione e fino al momento dal quale il bene può essere utilizzato; con gli stessi criteri possono essere aggiunti gli oneri relativi al finanziamento della fabbricazione interna o presso terzi”
    Per costo d’acquisto quindi si intende il prezzo effettivo d’acquisto più gli oneri accessori (costi di trasporto, dogana etc.) ad esclusione degli oneri finanziari. I resi, gli sconti, gli abbuoni, i premi si portano in diminuzione dei costi.

    Il costo di produzione può invece anche comprendere gli oneri finanziari attribuibili al prodotto e maturati fino al momento in cui il bene viene commercializzato o comunque utilizzato, a condizione che derivino da un finanziamento specificatamente assunto a fronte di voci che richiedono un processo produttivo di vari anni prima di poter essere vendute e sempreché l’onere degli interessi sia stato realmente sostenuto.

    La valutazione delle rimanenze di magazzino secondo i principi contabili

    L’OIC 13 rimanda alle disposizioni civilistiche nel rispetto del principio di prudenza:
    “le rimanenze sono valutate in bilancio al minore tra il costo di acquisto o produzione e il valore di realizzazione desumibile dal mercato. Tale criterio è coerente con un approccio prudenziale alle valutazioni e quindi con il concetto che, allorquando l’utilità o la funzionalità originaria misurata dal valore (costo) originario si riduce, si rende necessario modificare tale valore tramite il valore di realizzazione desumibile dal mercato”

    Il Principio Contabile 13 ribadisce anche un altro concetto cioè che il metodo generale per la determinazione del costo dei beni è il costo specifico. Questo metodo identifica i singoli beni acquistati ed i relativi costi ed è adottato nei casi in cui le voci delle rimanenze non sono intercambiabili. E’ necessario quindi individuare e attribuire alle singole unità fisiche dei costi sostenuti per le unità medesime.

    Come valutare invece le rimanenze in magazzino intercambiabili, ovvero i beni fungibili?

    Il Principio Contabile Oic 13 ci dice che per i beni fungibili, in alternativa al costo specifico, possiamo utilizzare uno dei seguenti metodi di calcolo del costo:

    • Primo entrato, primo uscito detto anche FIFO: metodo del primo entrato primo uscito, detto anche FIFO (first-in, first out: gli acquisti o le produzioni più remoti sono i primi venduti). Secondo tale metodo si assume che le quantità acquistate o prodotte in epoca più remota siano le prime ad essere vendute od utilizzate in produzione; per cui restano in magazzino le quantità relative agli acquisti o alle produzioni più recenti;
    • Costo medio ponderato: secondo tale metodo le quantità acquistate o prodotte non sono più individualmente identificabili e fanno parte di un insieme in cui i beni sono ugualmente disponibili. Il costo di ciascun bene in rimanenza è pari alla media ponderata del costo degli analoghi beni acquistati e prodotti durante l’esercizio;
    • Ultimo entrato, primo uscito cosidetto LIFO a scatti: metodo anche detto last-in, first out, gli acquisti o le produzioni più recenti sono i primi venduti). Tale metodo assume che le quantità acquistate o prodotte più recentemente siano le prime ad essere vendute od utilizzate in produzione; per cui restano in magazzino le quantità relative agli acquisti o alle produzioni più remote.

    Al Lifo a scatti si contrappone un’altra modalità di valutazione, il Lifo continuo che si differenzia in quanto le regole da quest’ultimo previste si applicano ad ogni acquisto anziché annualmente a fine esercizio. L’ultima merce ad entrare è sempre la prima ad uscire.

    La valutazione delle rimanenze di magazzino secondo il Tuir

    La valutazione fiscale delle rimanenze di magazzino è disciplinata dall’articolo 92 comma 1 e seguenti del DPR n. 917/86 (Testo unico imposta sui redditi).

    Secondo il TUIR le rimanenze in magazzino di merci o materie devono essere valutate singolarmente al costo specifico, ribadendo quindi il metodo di valutazione sancito nell’ Oic13), ed ove ciò non sia possibile, vanno valutare raggruppandole in classi omogenee.

    Nel primo esercizio in cui si verificano, le rimanenze sono valutate attribuendo ad ogni unità il valore risultante dalla divisione del costo complessivo dei beni prodotti e acquistati nell’esercizio stesso per la loro quantità.

    Negli esercizi successivi, se la quantità delle rimanenze è aumentata rispetto all’esercizio precedente, le maggiori quantità vengono valutate sempre al costo specifico e costituiscono voci distinte per esercizi di formazione. Se la quantità è diminuita, la diminuzione si imputa agli incrementi formati nei precedenti esercizi, a partire dal più recente.

    L’articolo 92 del Tuir ribadisce la necessità di dare un valore minimo alle rimanenze, e non rileva alcuna necessità di distinguere tra beni fungibili e infungibili: il Tuir riconosce la piena validità fiscale di tutti i metodi previsti dal codice civile (Lifo, Fifo, media ponderata, andamento del mercato).

    Se le giacenze in magazzino verranno valutate con un metodo diverso da quello previsto dal codice civile, la normativa fiscale sottolinea che “il risultato della stima non potrà mai essere inferiore a quello ottenuto utilizzando il metodo del Lifo a scatti”.

    La scritture contabili delle rimanenze di magazzino

    Al termine dell’’esercizio, non appena sia stato effettuato l’inventario fisico delle rimanenze di merci, di semilavorati, di prodotti in corso di lavorazione, di prodotti finiti e degli eventuali imballaggi aventi natura non durevole, si procederà alla loro valutazione.

    I valori ottenuti andranno imputati in bilancio mediante le seguenti scritture contabili, diverse per categoria:

    • Prodotto finiti (Sp) a Variazione rimanenze prodotti finiti (Ce)
    • Materie Prime (Sp) a Variazione rimanenze materie prime (Ce)

    e così pure anche per le altre tipologie di rimanenze summenzionate.

    All’inizio dell’esercizio, dopo le scritture di riapertura, le rimanenze finali precedentemente patrimonializzate dovranno essere imputate, come rimanenze iniziali, a Conto Economico.

    La scrittura contabile in partita doppia sarà:

    • Rimanenze iniziali di Prodotti Finiti (Ce) a Prodotti Finiti (Sp)
    • Rimanenze iniziali di Materie Prime (Ce) a Materie Prime (Sp)

    Ma la valutazione estimativa dell’inventario fisico dei tessili, delle rimanenze di merci, di semilavorati, di prodotti in corso di lavorazione, di prodotti finiti e degli eventuali imballaggi aventi natura non durevole, è realmente così?

    Nel tessile ci sono però anche variabili legati agli attributi stilistici e tecnici che rappresentano nel commerciale e/o nel marketing il “medium di relazione tra produttore ed utilizzatore” e quindi sono da considerarsi come “attributi di intercessione” che consentono di connettere i fini, gli obiettivi, le risorse, le attività e pertanto il vero VALORE di ciascun prodotto tessile.

    Vuoi sapere come? …richiedici una consulenza o una perizia estimativa

    Contatta l'Area Consulenza Peritale

    [contact-form-7 404 "Non trovato"]
    abbigliamento, accessori, calzature, civile, codice, Consulenza, consumo, contabili, estimativa, finiti, lavorazione, magazzino, maglieria, materie, merci, ordinazione, perizia, prime, prodotti, rimanenze, scarpe, scritture, semilavorati, stima, sussidiarie, tessile, tessili, valutazione

    Fabrizio Fava

    Fabrizio Fava, oltre ad essere stilista designer del fashion system con specializzazione nella costruzione del Brand – Marchio, creazione e gestione dell’immagine aziendale e del prodotto, possiede una conoscenza trasversale e polivalente nella costruzione del prodotto moda. Vanta del riconoscimento di tecnico esperto dall’Ente Camerale di Macerata e con equivalenza dal Tribunale dove è iscritto come CTU e dalla Procura della Repubblica di Macerata come Perito. In ambito giudiziario apporta la propria consulenza tecnica legale per le categorie Tessili e Filiere, Abbigliamento in genere, Maglieria, Calzature, Pelletterie, Accessori Moda, Attività di Comunicazione Pubblicitaria e Proprietà Industriale (contraffazioni). Detiene la carica di "Responsabile della Delegazione della Provincia di Macerata” e di “Consigliere Nazionale" per il Collegio dei Periti Italiani. Dal 2021 è direttore tecnico della rivista Tech Art Shoes, della casa editrice Tecniche Nuove Spa di Milano.

    More posts by Fabrizio Fava

    Related Posts

    • contraffattori di abiti, calzature e accessori

      Contraffazione: costa all’Europa 26 miliardi di euro, all’Italia 4,5 miliardi

      By Fabrizio Fava | 0 comment

      Secondo uno studio dell’Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno (Uami), l’agenzia europea per la proprietà intellettuale, i contraffattori di abiti, calzature e accessori sottraggono a produttori, distributori e dettaglianti della UE oltre 26 miliardi diRead more

    • Esportare prodotti tessili in Cina – Standard GB 18401

      By Fabrizio Fava | 0 comment

      Quali Standard sono richiesti per esportare i prodotti del settore tessile, abbigliamento e accessori in Cina? La nuova versione dello Standard obbligatorio per i prodotti tessili GB 18401 – 2010 è entrata in vigore ilRead more

    Leave a Comment

    Annulla risposta

    Devi essere connesso per inviare un commento.

    NextPrevious

    Login

    • Non hai un account? Iscriviti ora "
    • Hai perso la password?

    Categorie Articoli

    • Area Commerciale
      • Contraffazione
      • Distribuzione
      • Normativa
    • Area Design
      • Moda
      • Professioni settore Moda
    • Area Legislativa
      • Legislativa Tessile
      • Marchi e Brevetti
      • Normativa Tecnica
    • Area Marketing e Comunicazione
      • Design, Comunicazione Visiva e Multimediale
      • Strategie di Branding
      • Strategie di Comunicazione
    • Area Tecnica
      • Merceologia
      • Professione CTU
      • Tecnica Forense
      • Tecnica Industriale
    • Area Trend Research
      • Innovazione
      • New trend
      • Press

    Tag

    abbigliamento accessori Addetto ai rapporti con i Terzisti/OutSourcing albo assicurazione e controllo qualità ausiliario buyer calzature Campionarista consulente consulente tecnico Consulenza Cool Hunter ctp ctu cuoio design esperto Esperto Organizzazione delle Sfilate di Moda giudice moda Modellista norme Operaio Qualificato pelletteria Perito perizia processo prodotti prodotto Product Manager progetto qualità resistenza Responsabile Customer Service Responsabile della Produzione scarpe sicurezza Stilista tecnica Tecnico Controllo Qualità Tecnico della Confezione Tecnico della Forma Tecnico di Tintoria tessile

    RSS Fabrizio Fava – Feed Rss

    • Green Labels
      Green Labels Fabrizio Fava Fabrizio FavaTech Art Shoes – Giugno 2022 In questo speciale pubblicato sulla rivista di settore Tech Art Shoes – giugno 2022, con la collaborazione dell’ing. Sergio Botta, sono stati approfonditi gli argomenti delle Green Labels. Migliorare l’impatto ambientale delle proprie produzioni è oggi una chiave competitiva cruciale per le aziende del […]
    STUDIO FABRIZIO FAVA
    • Chi Siamo
    • Contatti
    • Download contatto VCard
    • Account
    • Carrello
    • Rintraccia ordine
    • Note Legali e Privacy
    NEWS LETTER

    Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

    © Copyright Studio Fabrizio Fava | p.iva 01666440431 | All Rights Reserved
    • Home
    • Chi Siamo
    • Servizi
      • Ricerca Tendenze Moda
      • Pianificazione Brand Identity
      • Progettazione Stilistica
      • Assicurazione e Controllo
      • Consulenza Peritale
      • Analisi Laboratorio
    • Negozio
    • Articoli
    • Contatti
    Fabrizio Fava
      0 items
    Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Condividiamo inoltre informazioni con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media per essere informati su come viene utilizzato il nostro sito. Sei invitato a leggere la nostra Privacy & Cookies Policy e a selezionare uno dei pulsanti sottostanti, facendo presente che l'eventuale modifica del consenso può limitare la navigazione.
    Ok Modifica Consenso
    Privacy & Cookies Policy

    Questo sito web utilizza i cookie

    Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e comprendere come si utilizza questo sito Web. Questi cookie saranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione.

    CookieTipoDurataDescrizione
    _gaStatistiche2 anniQuesto cookie è installato da Google Analytics. Il cookie viene utilizzato per calcolare i dati di visitatori, sessioni, camapign e tenere traccia dell'utilizzo del sito per il rapporto di analisi del sito. I cookie memorizzano le informazioni in modo anonimo e assegnano un numero generato da randoly per identificare visitatori unici.
    _gatFunzionale1 minutoQuesto cookie è installato da Google Universal Analytics per limitare la percentuale di richieste al fine di limitare la raccolta di dati su siti ad alto traffico.
    _gidStatistiche1 giornoQuesto cookie è installato da Google Analytics. Il cookie viene utilizzato per archiviare informazioni su come i visitatori utilizzano un sito Web e aiuta a creare un rapporto analitico sull'andamento del sito Web. I dati raccolti tra cui il numero di visitatori, la fonte da cui provengono e le pagine visitate in forma anonima.
    cookielawinfo-casella-necessariaEssenziale1 oraQuesto cookie è impostato dal plug-in di consenso sui cookie GDPR. I cookie vengono utilizzati per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Necessario".
    GPSStatistiche30 minutiQuesto cookie è impostato da Youtube e registra un ID univoco per il monitoraggio degli utenti in base alla loro posizione geografica
    IDEMarketing1 annoUtilizzato da Google DoubleClick e memorizza informazioni su come l'utente utilizza il sito Web e qualsiasi altra pubblicità prima di visitare il sito Web. Viene utilizzato per presentare agli utenti annunci pertinenti per loro in base al profilo utente.
    NIDMarketing6 mesiQuesto cookie viene utilizzato per un profilo basato sull'interesse dell'utente e mostra annunci personalizzati agli utenti.
    PREFFunzionale8 mesiQuesto cookie è impostato da Youtube. Utilizzato per memorizzare le preferenze dell'utente come la lingua o qualsiasi altra personalizzazione per i video di YouTube incorporati in siti diversi.
    VISITOR_INFO1_LIVEMarketing5 mesiQuesto cookie è impostato da Youtube. Utilizzato per tenere traccia delle informazioni dei video di YouTube incorporati su un sito Web.
    YSCFunzionaleQuesto cookie è impostato da Youtube e viene utilizzato per tracciare le visualizzazioni dei video incorporati.
    Necessary
    Sempre abilitato
    I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito Web. Questa categoria include solo i cookie che garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito Web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
    Non-necessary
    Per quanto non necessari la disabilitazione totale di questi cookies può compromettere l’utilizzo del sito e può influire per alcune funzionalità durante la navigazione.
    ACCETTA E SALVA