Perché usare un dizionario dei termini tessili, dalla A alla Z, con un linguaggio vivo della moda?
Il Dizionario dei termini tessili non è solo una raccolta alfabetica: è una lente attraverso cui leggere la storia della moda, i suoi materiali, le sue trasformazioni. Tessuti, forme, tagli, simboli. Ogni parola è un filo che collega il corpo alla cultura, il design alla società.
Questa pagina post-dizionario ti offre un viaggio unico attraverso i vocaboli che compongono il linguaggio della moda. Non solo definizioni tecniche, ma significati profondi, in continua evoluzione. Perché nella moda, come nei tessuti, ciò che conta è l’intreccio.
Nel mondo del fashion, conoscere i termini tecnici dei tessuti e della sartoria è essenziale per chi disegna, comunica, acquista o semplicemente indossa con consapevolezza. Questo dizionario aggiornato chiarisce i significati reali delle parole chiave del settore, aiuta a distinguere tra uso tecnico e linguaggio promozionale e svela il lato culturale, etico e creativo di ogni termine.
A differenza di altri glossari, questo dizionario tessile e moda è anche uno strumento di analisi. Ogni termine viene trattato non solo per la sua funzione tecnica, ma anche per il contesto storico, l’evoluzione nel tempo e il valore simbolico o comunicativo
Parole come vintage, slow fashion, genderless, eco-fashion vengono oggi usate con frequenza ma senza consapevolezza. Qui le decodifichiamo, le rimettiamo al loro posto e le interroghiamo. Il dizionario dei termini tessili non è un archivio chiuso, ma un punto di partenza di un glossario. Per imparare, per comunicare meglio, per progettare consapevolmente. Perché ogni parola cucita addosso alla moda merita attenzione, e ogni lettore può diventare autore del proprio linguaggio stilistico.
Glossario tessile e moda: il lessico dalla A alla Z
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Ogni sezione è organizzata per lettera, con definizioni discorsive, adatte sia alla formazione che alla lettura editoriale.
🇦 Termini con A | [torna all’indice]
Abito – Indumento che veste il corpo nella sua interezza o in forma coordinata (giacca + pantaloni o gonna). Ma è anche, e soprattutto, un segno sociale: l’abito parla del ruolo, dell’occasione, del tempo. Un abito da sera ha una grammatica diversa da un abito da lavoro. È il primo significante della moda.
Aderente – Caratteristica della vestibilità in cui il capo segue la forma naturale del corpo. Il taglio aderente esalta la silhouette, genera tensione estetica, accentua la corporeità. Può evocare seduzione, potere, o disciplina.
Allacciatura – Sistema tecnico che consente di chiudere o fissare un capo: bottoni, lacci, fibbie, zip. La modalità di allacciatura influisce non solo sulla funzionalità, ma anche sull’identità stilistica (es. chiusura asimmetrica, militare, frontale o a incrocio orientale).
Alta moda – Sinonimo di haute couture, è il vertice della moda sartoriale. Capi esclusivi, confezionati su misura, con lavorazioni manuali e materiali pregiati. In Francia, l’uso del termine è legalmente regolamentato dalla Chambre Syndicale de la Haute Couture. L’alta moda non segue il mercato: lo ispira.
Ampiezza – Elemento della costruzione sartoriale che definisce quanto un capo si discosta dal corpo. L’ampiezza può essere funzionale (comodità), estetica (effetto scultoreo), o simbolica (grandezza, potere). Da gonne ampie a cappotti oversize, l’ampiezza è anche un valore visivo.
Applicazione – Decorazione o rinforzo cucito o incollato su un tessuto base. Può trattarsi di pizzi, ricami, patch, borchie. Le applicazioni trasformano un capo anonimo in un elemento comunicativo: un messaggio visivo o tattile.
Asole – Fori rinforzati nei quali si inseriscono i bottoni. Possono essere funzionali o decorative. L’asola perfetta è un segno di qualità sartoriale. Il numero e il posizionamento delle asole può suggerire lo stile del capo (militare, classico, contemporaneo).
Asimmetrico – Termine che indica una costruzione volontariamente sbilanciata: maniche di lunghezza diversa, orli irregolari, tagli diagonali. L’asimmetria genera dinamismo visivo e rottura delle convenzioni. È spesso associata alla moda concettuale e d’avanguardia.
Artigianale – Prodotto o tecnica che implica lavorazione manuale, personalizzazione, unicità. Spesso usato nel marketing come sinonimo di autenticità, ma il termine merita attenzione critica: non tutto ciò che è definito “artigianale” lo è davvero. La filiera e la trasparenza sono determinanti.
Arricciatura – Tecnica sartoriale che crea onde o pieghe tramite tensione del filo. Serve a dare volume o a modulare la vestibilità, soprattutto in vita, maniche e orli. L’arricciatura può essere funzionale (elasticità) o decorativa (effetto romantico, retrò).
Armatura (tessile) – Struttura dell’intreccio tra ordito e trama in un tessuto. Le armature principali sono tela, saia e raso. L’armatura determina la solidità, l’elasticità, l’aspetto visivo e la destinazione d’uso del tessuto. Termine tecnico fondamentale nella produzione tessile.
Astuccio (taglio a) – Espressione spesso usata per indicare abiti dal taglio molto aderente e lineare, che seguono la silhouette come un contenitore rigido e minimale. L’“abito a astuccio” evoca disciplina formale e sensualità trattenuta.
Avvolgente – Termine che descrive capi che seguono dolcemente il corpo senza aderire strettamente. Un tessuto avvolgente, come il jersey o la maglia, trasmette comfort e morbidezza. Spesso associato all’intimità e alla sensualità implicita.
Autenticità (stilistica) – Valore narrativo legato alla coerenza tra linguaggio visivo, materiali, tecnica e identità del brand o del designer. In epoca di fashion marketing e storytelling, l’autenticità è diventata un tema cruciale — spesso evocato, talvolta costruito artificialmente.
Aquilone (manica a) – Tipo di manica ampia, lunga e con giromanica molto basso, che crea un effetto fluido e teatrale. Dettaglio spesso presente nella moda degli anni ’80 e oggi ripreso in chiave voluminosa e drammatica.
🇧 Termini con B | [torna all’indice]
Balza – Fascia di tessuto applicata su gonne, maniche o abiti per creare movimento, volume o decorazione. Le balze possono essere dritte, arricciate o sovrapposte. Comunicano un’estetica femminile, romantica o teatrale, a seconda del contesto.
Baschina – Elemento sagomato cucito in vita, spesso come parte inferiore di un corpetto. Serve a valorizzare la silhouette, dare struttura o creare un punto di separazione tra busto e bacino. È un dettaglio tecnico e decorativo presente anche in giacche e tailleur.
Batik – Tecnica di tintura a riserva tradizionale dell’Indonesia, in cui si usano cere calde per creare motivi decorativi. I tessuti batik sono un connubio di artigianato, ritualità e pigmenti. Oggi reinterpretati nella moda etnica e nelle collezioni di design sostenibile.
Bermuda – Pantalone corto al ginocchio, originariamente parte dell’abbigliamento coloniale britannico. Il bermuda è stato sdoganato nella moda casual e anche in versioni sartoriali da passerella. Espressione di comfort urbano ed eleganza destrutturata.
Bias (taglio in sbieco) – Taglio del tessuto a 45 gradi rispetto alla direzione dell’ordito. Il bias cut permette una vestibilità più fluida, morbida e aderente al corpo. Usato con maestria da Madeleine Vionnet, è una tecnica chiave nella couture storica e contemporanea.
Blazer – Giacca iconica a metà tra eleganza e informalità, con taglio dritto o sagomato, spesso con revers e bottoni metallici. Nata nei club britannici, è oggi capo unisex, simbolo di potere sobrio e versatilità urbana. Il blazer può essere monocromatico o patternato, fitted o oversize.
Bodice – Parte superiore di un abito o corpetto che copre busto e torace. Termine usato soprattutto nel costume storico e nella moda ispirata all’Ottocento. Spesso rigido, con stecche o cuciture sagomanti.
Body – Indumento elasticizzato che copre busto, inguine e talvolta parte delle spalle o maniche. Deriva dalla danza e dalla lingerie, ma è diventato elemento di moda urbana. Simbolo di activewear, sensualità e layering contemporaneo.
Bordo – Parte terminale del tessuto rifinita per impedire lo sfilacciamento o per decorazione. Può essere cucito, orlato, sfrangiato. Il bordo definisce la struttura visiva del capo: un dettaglio apparentemente marginale che può diventare protagonista.
Borsa – Accessorio imprescindibile nella moda. Oggetto funzionale e simbolico, riflette status, ruolo e stile. Dal tote bag all’icon bag, la borsa è un microcosmo del corpo femminile e dell’identità di marca.
Bottoni –Elemento di chiusura ma anche decorazione. Possono essere in madreperla, metallo, plastica, legno. Il bottone è linguaggio formale e narrativo: dice se il capo è formale, casual, militare, rétro. Anche il numero e la posizione dei bottoni raccontano uno stile.
Bouclé – Tessuto caratterizzato da filati con anelli irregolari che creano una superficie granulosa. Associato al classico tailleur Chanel, il bouclé ha una texture tattile, irregolare e sofisticata. È usato anche in maglieria e arredo.
Bretelle – Strisce elastiche o in tessuto che passano sopra le spalle per sostenere pantaloni o gonne. Oggi spesso usate come elemento decorativo o nostalgico. Le bretelle sono segno di sartoria maschile, ma anche di gioco stilistico genderfluid.
Brand – Marchio, ma anche identità. Il brand è il nome, il logo, il tono visivo, l’immaginario associato a un’azienda. Oggi nella moda il brand è la moda: storytelling, posizionamento, estetica e riconoscibilità sono parte integrante del prodotto.
Broccato – Tessuto jacquard operato, spesso in seta, con motivi floreali o barocchi in rilievo. Ricco, sontuoso, storico, usato in abiti da cerimonia, collezioni haute couture, costumi d’epoca. Oggi viene talvolta re-interpretato in chiave punk, kitsch o ironica.
Bustier – Corpetto aderente che fascia il busto, spesso rigido, con stecche e chiusure posteriori. È il fratello moderno del corsetto, ma usato oggi come capo esterno, in passerella e streetwear. Il bustier è simbolo di controllo, potere femminile, sensualità dichiarata.
🇨 Termini con C | [torna all’indice]
Cady – Tessuto compatto e opaco, spesso in seta o misto, con mano morbida e caduta elegante; usato in abiti da cerimonia e collezioni couture.
Campione – Ritaglio di tessuto impiegato per mostrare mano, colore, peso e struttura prima della produzione; essenziale nei processi sartoriali e industriali.
Canna di fucile – Colore metallico scuro tra grigio antracite e blu, usato nella moda maschile formale per evocare rigore ed eleganza.
Cappotto – Capo spalla pesante e lungo, protagonista del guardaroba invernale; disponibile in tagli militari, cocoon, oversize o sartoriali.
Capsule collection – Collezione compatta e coerente composta da pochi capi chiave; pensata per sintesi stilistica, spesso in edizione limitata.
Cartamodello – Sagoma tecnica in carta che riproduce le varie parti del capo da tagliare sul tessuto; è lo scheletro costruttivo del design.
Cashmere – Fibra pregiata proveniente dalla capra Hircus; morbida, leggera e isolante; sinonimo di lusso nei maglioni, sciarpe e cappotti.
Chanel (tessuto) – Tessuto bouclé mélange con fili in rilievo, reso celebre dal tailleur Chanel; denso ma morbido, iconico e senza tempo.
Chiffon – Tessuto leggero e trasparente, solitamente in seta o fibre sintetiche; usato per abiti fluttuanti, romantici e cerimoniali.
Collezione – Insieme di capi proposti da un brand per una stagione o tema; racconta l’identità stilistica del marchio in un arco narrativo.
Color block – Tecnica che abbina aree cromatiche nette e contrastanti all’interno di uno stesso capo; effetto visivo forte e moderno.
Confezione – Processo completo di assemblaggio di un capo, dal taglio alla cucitura fino alla rifinitura; misura la qualità sartoriale.
Cordoncino – Elemento cilindrico o intrecciato usato come dettaglio funzionale o decorativo; presente in coulisse, chiusure o bordature.
Coulisse – Canale nel tessuto con inserto a nastro o cordino per stringere, regolare o arricciare una parte del capo; funzionale e estetica.
Cotone – Fibra vegetale traspirante e resistente, tra le più diffuse nell’abbigliamento quotidiano; disponibile anche in versione biologica.
Cucitura – Unione strutturale tra due parti di tessuto; può essere visibile, invisibile, decorativa o tecnica; fondamentale per vestibilità.
Cut-out – Intaglio sartoriale o apertura posizionata in modo strategico sul capo per lasciare intravedere la pelle; esprime sensualità e rottura delle forme classiche.
🇩 Termini con D | [torna all’indice]
Damascato – Tessuto operato a motivi floreali o arabeschi, spesso in seta o misto viscosa, caratterizzato da contrasti lucido-opaco ottenuti tramite armature diverse; usato in moda e arredo.
Damasco – Variante del damascato con motivi decorativi complessi e spesso simmetrici; esprime eleganza, opulenza e riferimenti classici.
Denim – Tessuto robusto in cotone a trama diagonale (armatura saia), di colore tipicamente blu indaco; materiale iconico dei jeans e simbolo di resistenza e cultura pop.
Drappeggio – Tecnica sartoriale che lascia cadere il tessuto con pieghe morbide e fluide, creando movimento e volume; usato in abiti da sera e moda scultorea.
Dress code – Codice d’abbigliamento esplicito o implicito che regola cosa è appropriato indossare in un certo contesto (formale, casual, business); è una grammatica sociale.
Drop (moda) – Rilascio programmato e spesso annunciato in anteprima di un numero limitato di capi; strategia tipica dello streetwear e del fashion marketing virale.
Délavé – Effetto visivo sbiadito ottenuto su tessuti (soprattutto denim) tramite lavaggi chimici o abrasivi; suggerisce usura estetica e stile vissuto.
Double face – Tessuto o capo lavorato in modo da poter essere indossato da entrambi i lati, spesso con colori o texture diverse; unisce funzionalità e sorpresa estetica.
Damaschinato – Lavorazione decorativa con intarsi in oro o argento su superficie tessile o metallica; termine tecnico raro ma presente nel lessico delle collezioni couture ispirate all’arte applicata.
Drapeado (spagnolo) – Voce mutuata da altre lingue (es. spagnolo o portoghese) per indicare il drappeggio o arricciatura; spesso usata nei moodboard e nei concept internazionali.
Decostruito – Stile in cui il capo appare “incompleto”, con cuciture a vista, volumi irregolari o proporzioni alterate; esprime rottura delle regole formali, tipico della moda concettuale.
Doppio ritorto – Tipo di filato ottenuto ritorto due volte, che aumenta la resistenza, la mano compatta e la qualità finale; usato per camiceria e tessuti sartoriali di pregio.
Damaschinatura – Tecnica decorativa tradizionale, talvolta usata in tessuti sperimentali, che richiama l’intarsio ornamentale metallico; evocata nel linguaggio moda per collezioni opulente e artigianali.
🇪 Termini con E | [torna all’indice]
Eco-fashion – Approccio alla moda basato su criteri di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e riduzione dell’impatto lungo tutta la filiera; include materiali naturali, produzioni etiche e consumo consapevole.
Elastan – Fibra sintetica nota per la sua eccezionale elasticità e capacità di recupero; utilizzata in abbigliamento sportivo, tecnico o aderente, spesso in miscele con cotone o poliammide.
Elasticizzato – Termine che descrive un tessuto contenente fibre elastiche (come elastan o lycra), capace di adattarsi alla forma del corpo offrendo comfort, aderenza e libertà di movimento.
Eleganza – Concetto estetico e culturale associato a sobrietà, armonia e raffinatezza; nella moda si manifesta attraverso tagli puliti, materiali pregiati e proporzioni equilibrate.
Etichetta – Elemento applicato all’interno del capo che fornisce informazioni su composizione, taglia, provenienza, istruzioni di lavaggio o marchio; obbligatoria per legge e fondamentale per la trasparenza del prodotto.
Etichetta parlante – Versione estesa dell’etichetta che include informazioni aggiuntive su sostenibilità, tracciabilità, materiali certificati o QR code per approfondimenti digitali; sempre più usata nella moda responsabile.
Etichettatura tessile – Sistema regolato a livello europeo (Reg. UE n. 1007/2011) che impone la corretta dichiarazione della composizione fibrosa dei prodotti tessili; tutela del consumatore e contrasto alla concorrenza sleale.
Effetto slavato (délavé) – Aspetto sbiadito o scolorito intenzionalmente ottenuto su un tessuto, spesso tramite lavaggi chimici o abrasioni; usato in particolare nel denim per evocare vissuto e autenticità.
Effetto vintage – Estetica che richiama l’aspetto usurato, passato o retrò di un capo nuovo, ottenuta tramite trattamenti mirati; crea l’illusione del tempo e un’identità nostalgica.
Ecopelle – Materiale sintetico che imita l’aspetto e la texture della pelle animale; spesso pubblicizzato come alternativa cruelty-free, ma deve essere distinto dalla vera pelle o dal cuoio rigenerato.
Embroidering (ricamo) – Termine inglese sempre più usato per indicare l’arte decorativa del ricamo; compare in collezioni internazionali e moodboard.
Etno-chic – Stile che mescola elementi estetici e simbolici provenienti da diverse culture etniche, reinterpretati in chiave contemporanea e raffinata; rischia talvolta la deriva nel cultural appropriation.
🇫 Termini con F | [torna all’indice]
Fashion week – Evento internazionale ricorrente in cui i brand presentano le collezioni stagionali attraverso sfilate e installazioni; è il centro nevralgico della comunicazione moda, nonché palcoscenico di anticipazioni e tendenze.
Fast fashion – Modello produttivo e commerciale basato su cicli rapidi di collezioni, prezzi bassi e consumo immediato; criticato per impatti ambientali, sfruttamento del lavoro e obsolescenza programmata.
Felpa – Tessuto morbido e garzato all’interno, originariamente sportivo, oggi parte integrante del casualwear; utilizzata per capi comodi e rilassati come hoodie, crewneck e jogger.
Fettuccia – Nastro piatto, spesso di cotone o poliestere, utilizzato come rinforzo, dettaglio decorativo o per bordature e passanti; compare in abbigliamento tecnico e capi sartoriali.
Fibra – Elemento base dei filati e dei tessuti, naturale (cotone, lino, seta, lana) o chimica (poliestere, viscosa, elastan); ogni fibra possiede caratteristiche fisico-meccaniche specifiche che influenzano la qualità del prodotto finale.
Filato – Filo continuo ottenuto dalla torsione di fibre tessili; può essere semplice o ritorto, naturale o sintetico; da esso dipendono la mano, la resistenza e la resa visiva del tessuto.
Filo lurex – Filato con inserto metallico brillante, usato per creare effetti scintillanti o dettagli glam su maglieria, tessuti da sera, calzature e accessori.
Finitura – Fase finale del ciclo tessile che modifica l’aspetto, la mano o le proprietà del tessuto (es. lucido, opaco, antipiega, antimacchia); è cruciale per la funzionalità e il valore percepito.
Flessibile – Termine che indica un tessuto o materiale capace di piegarsi senza rompersi, adattarsi ai movimenti e mantenere la forma; valore importante nella moda active, nel jersey e nei tessuti tecnici.
Fluido – Descrive un tessuto dalla caduta morbida, che segue il corpo senza irrigidirlo; usato in abiti, bluse e gonne per effetti sensuali e dinamici.
Fodera – Tessuto interno di un capo che migliora comfort, isolamento e rifinitura; nelle giacche e cappotti può essere anche elemento decorativo o portatore di branding.
Fori laser – Tecnica di taglio preciso eseguita con laser su tessuti sintetici o naturali per motivi decorativi o traspiranti; usata nella moda tecnica, nello sportswear e in collezioni concettuali.
Forma (del capo) – Struttura complessiva del capo, che può essere sagomata, oversize, destrutturata o regolare; influenza la silhouette e il modo in cui il corpo viene rappresentato.
Frange – Dettaglio decorativo composto da fili liberi o tagliati, applicati a orli, maniche o spalle; usate per creare movimento e riferimenti etnici, rétro o artigianali.
Frisé – Tessuto con superficie leggermente arricciata o increspata, ottenuta tramite finissaggio o torsione irregolare del filato; usato per effetti materici e giochi di luce.
🇬 Termini con G | [torna all’indice]
Gabardine – Tessuto pettinato in lana o cotone con armatura diagonale fitta e resistente, spesso idrorepellente; usato per trench, pantaloni sartoriali e uniformi grazie alla sua compattezza e versatilità.
Gessato – Tessuto di lana o cotone con sottili righe verticali, usato tipicamente in completi da uomo; associato al formalwear, ma reinterpretato anche in chiave genderless o destrutturata.
Gilet – Capo smanicato, corto o lungo, indossato su camicia o maglia; può essere elegante (da abito a tre pezzi), sportivo o casual, e oggi anche oversize e decorativo.
Glamour – Estetica basata su fascino, sensualità e impatto scenico; si manifesta in materiali brillanti, volumi drammatici e dettagli vistosi; è uno stile, ma anche una strategia comunicativa.
Glossy – Termine mutuato dalla cosmesi e applicato alla moda per indicare superfici lucide, riflettenti o patinate (vernice, seta lucida, PVC); spesso associato a un’estetica contemporanea e urbana.
Goffrato – Tessuto lavorato a rilievo con effetto ondulato, increspato o punteggiato; realizzato tramite procedimenti termici o meccanici; offre una texture tattile e decorativa.
Gomma (spalmatura in) – Rivestimento superficiale in materiale gommato, spesso applicato su cotone o nylon per ottenere impermeabilità o rigidità; usato in capi tecnici e accessori streetwear.
Gonna – Capo femminile (ma sempre più unisex) che copre la parte inferiore del corpo; assume forme e significati diversi secondo la lunghezza, il taglio, il contesto culturale e l’epoca.
Gros grain – Nastro rigido con coste orizzontali in rilievo, usato per finiture sartoriali, fiocchi e decorazioni; dona struttura ed eleganza, e compare spesso anche nelle etichette di pregio.
Guaina (abito a) – Vestito aderente che segue la linea del corpo con taglio dritto o sagomato; esprime femminilità, rigore e sobrietà, ed è spesso realizzato in tessuti elasticizzati o compatti.
Guipure – Tipo di pizzo pesante e ricco, privo di tulle di supporto, in cui i motivi sono collegati tra loro da barrette; usato in abiti da sposa, top couture e applicazioni luxury.
Gabbia (modello a) – Termine descrittivo per capi strutturati o decorazioni rigide che ricordano griglie o impalcature; usato nel design concettuale e nell’alta moda sperimentale.
🇭 Termini con H | [torna all’indice]
Haute couture – Termine francese che indica l’alta moda nel senso più puro: abiti realizzati su misura, a mano, secondo criteri tecnici rigidissimi; è regolata da requisiti formali in Francia e rappresenta l’apice dell’artigianato sartoriale.
Handmade – Termine internazionale per indicare un prodotto interamente realizzato a mano, senza l’intervento di processi industriali; è sinonimo di autenticità, cura, unicità e valore umano nel ciclo produttivo.
Heritage – Patrimonio stilistico e culturale di un marchio o una casa di moda, spesso legato alla tradizione sartoriale o all’archivio storico; viene richiamato per rafforzare l’identità e il valore percepito del brand.
Hippie (stile) – Estetica legata al movimento controculturale degli anni ’60–’70, caratterizzata da capi ampi, fantasie floreali, tessuti naturali e un ideale di libertà; lo stile hippie ha influenzato numerose rivisitazioni boho e folk.
Hoodie – Felpa con cappuccio, tipica dello sportswear e dello streetwear; simbolo di comfort e informalità, è oggi entrata anche nell’abbigliamento casual di fascia alta.
Harness (imbragatura moda) – Elemento ispirato all’abbigliamento tecnico o bondage, utilizzato come accessorio o decorazione strutturata sul corpo; presente in collezioni concettuali, genderless o provocatorie.
Hem (orlo) – Termine inglese usato per indicare il bordo inferiore rifinito di un capo; nei contesti moda internazionali può comparire nei moodboard, nei brief tecnici e nei manuali di stile.
High-waist (vita alta) – Taglio di pantalone o gonna in cui la vita sale sopra l’ombelico, allungando visivamente le gambe e ridefinendo la silhouette; è un elemento stilistico ricorrente in molte epoche.
Hand feel (mano tessile) – Espressione usata per descrivere la sensazione che un tessuto trasmette al tatto: può essere morbido, rigido, secco, fresco, ecc.; è una qualità fondamentale nella valutazione dei materiali.
🇮 Termini con I | [torna all’indice]
Iconico – Termine che definisce un capo, tessuto o accessorio diventato simbolo riconoscibile di un’epoca, di un brand o di uno stile; l’iconicità nasce dall’impatto visivo, dalla coerenza e dalla ripetibilità culturale.
Imbastitura – Cucitura provvisoria, realizzata a mano con filo contrastante, che serve a fissare temporaneamente parti del capo prima della confezione definitiva; è fase fondamentale della sartoria tradizionale.
Impuntura – Cucitura visibile eseguita lungo un bordo o una linea strutturale, spesso con funzione decorativa o di rinforzo; può essere semplice, doppia o a contrasto, e comunica attenzione artigianale.
Impermeabile – Capo spalla trattato o costruito per resistere all’acqua; può essere in tessuto tecnico spalmato, laminato o sintetico; combina funzione e stile urbano.
Increspato – Aspetto della superficie tessile ottenuto tramite arricciature, pieghe o trattamenti termici; dona al tessuto un effetto materico e tridimensionale.
Indaco – Colore blu profondo usato storicamente per tingere il denim; deriva dalla pianta Indigofera e si è trasformato da pigmento naturale a segno distintivo dello streetwear globale.
Intarsio – Tecnica decorativa in cui parti di tessuto di colori o materiali diversi vengono cucite tra loro creando motivi geometrici, figurativi o astratti; usata in maglieria, couture e accessori di lusso.
Intimo – Categoria dell’abbigliamento che include capi a contatto diretto con la pelle (reggiseni, slip, body, boxer); oggetto di ricerca tecnica (comfort, traspirabilità) e di design estetico.
Interfodera – Strato interno cucito tra tessuto esterno e fodera, usato per dare struttura, rigidità o volume a giacche, colletti, polsini; può essere adesiva o cucita, rigida o morbida.
Interlock – Tipo di maglia doppia, più compatta e stabile rispetto alla maglia jersey semplice; ha ottima elasticità trasversale e comfort, ed è molto usata in intimo, t-shirt e activewear.
Iride (effetto) – Aspetto cangiante e brillante di alcuni tessuti o filati, ottenuto tramite fibre sintetiche, lamine o trattamenti ottici; evoca luce, movimento e modernità.
Isolante (materiale) – Tessuto o imbottitura con capacità termica o acustica; nel settore moda indica materiali usati in giacche tecniche, piumini o capi da esterno per trattenere il calore.
🇯 Termini con J | [torna all’indice]
Jacquard – Tessuto ottenuto con telaio speciale che permette la creazione di motivi complessi direttamente nella tessitura, senza ricami né stampe; spesso usato per broccati, damaschi, arredo e collezioni di pregio.
Jersey – Maglia rasata morbida ed elastica, realizzata con un singolo filo continuo; può essere in cotone, viscosa, lana o fibra sintetica; è uno dei tessuti più usati al mondo per comfort, versatilità e drappeggio.
Jeans – Pantalone realizzato in denim, nato come abbigliamento da lavoro e divenuto capo universale; simbolo di ribellione, praticità e identità generazionale, è oggi declinato in infinite varianti stilistiche.
Jogger – Pantalone comodo, con coulisse e caviglie elasticizzate, ispirato all’abbigliamento sportivo ma integrato anche nel casualwear e nello streetwear; spesso realizzato in felpa, jersey o tessuti tecnici.
Jumpsuit – Tuta intera, che unisce in un solo capo parte superiore e inferiore; derivata dall’abbigliamento da lavoro e militare, è oggi un capo di tendenza nelle collezioni da giorno e da sera.
Jabot – Volant decorativo di pizzo o tessuto leggero, posto tipicamente sul davanti di camicie o bluse; elemento storico che richiama la moda settecentesca, spesso ripreso in chiave neoromantica o androgina.
Japanese style – Estetica influenzata dalla tradizione giapponese (kimono, pieghe, layering) o dal design minimale contemporaneo di stilisti come Issey Miyake, Yohji Yamamoto o Rei Kawakubo; stile concettuale e scultoreo.
Jute (iuta) – Fibra naturale ruvida e resistente usata per borse, accessori, packaging eco e tessuti d’arredo; nella moda sostenibile viene valorizzata per il suo basso impatto ambientale.
🇰 Termini con K | [torna all’indice]
Kaftano – Abito lungo, spesso ampio, con maniche dritte o a kimono, di derivazione mediorientale; utilizzato oggi come capo estivo, da resort o cerimonia, simbolo di eleganza fluida, comfort e contaminazione etnica.
Kangaroo pocket – Tasca frontale unica e passante, tipica delle felpe con cappuccio (hoodie); usata per motivi funzionali e stilistici, è simbolo dello sportswear e dello streetwear contemporaneo.
Kapok – Fibra vegetale leggera e impermeabile, derivata dalla pianta Ceiba; usata come imbottitura naturale in alternativa al piumino, soprattutto nel settore moda sostenibile e outdoor.
Kimono – Tradizionale abito giapponese a T con maniche ampie e cintura (obi), reinterpretato in moda occidentale in chiave minimal, boho o concettuale; elemento iconico di forma, cultura e filosofia del vestire.
Knitwear – Termine inglese che identifica l’universo della maglieria, ovvero capi ottenuti tramite lavorazione a maglia (manuale o industriale); include pullover, cardigan, abiti in jersey e capi tecnici elasticizzati.
K-way – Marchio commerciale divenuto sinonimo di giacca impermeabile pieghevole con zip e cappuccio; per estensione, indica qualunque giacca tecnica leggera anti-pioggia, spesso associata a stile urban sportivo.
Kevlar – Fibra sintetica ad altissima resistenza, usata in contesti industriali e militari; in moda appare in capi protettivi, accessori high-tech o collezioni sperimentali che dialogano con materiali performanti.
Kitsch (stile) – Estetica volutamente esagerata, ironica o sovraccarica, che gioca con il gusto popolare, l’accumulo decorativo e il contrasto tra bello e brutto; ricorrente in styling provocatori e collezioni postmoderne.
🇱 Termini con L | [torna all’indice]
Lana – Fibra naturale di origine animale (pecora, alpaca, merino ecc.) nota per le sue proprietà termiche, elastiche e igroscopiche; base di capi invernali come cappotti, maglioni e completi sartoriali, viene utilizzata anche in blend tecnici e versioni leggere.
Laminato – Tessuto trattato con un sottile strato di pellicola metallica o plastica, che conferisce effetto specchiato o perlato; usato in moda futurista, abbigliamento da sera o activewear fashion-oriented.
Lana cotta – Tessuto realizzato infeltrendo la lana tramite lavaggi e pressature che la compattano; caldo, robusto e traspirante, viene impiegato per giacche, mantelle e accessori.
Latte (fibra di) – Fibra artificiale ottenuta dalle proteine del latte, lavorata come la viscosa; biodegradabile, lucente, morbida e antibatterica, è usata nella moda eco-tech e nei capi a contatto con la pelle.
Lenzing™ – Marchio che identifica fibre cellulosiche innovative (TENCEL™, Modal, EcoVero) a basso impatto ambientale; impiegato per abiti fluidi, lingerie e collezioni sostenibili di fascia alta.
Lino – Fibra naturale vegetale ricavata dallo stelo della pianta omonima; assorbe l’umidità, è fresca e traspirante, ma tende a sgualcirsi; molto usata nel casual estivo, nell’abbigliamento uomo e nell’arredo.
Look – Combinazione visiva complessiva composta da abiti, accessori, make-up e styling; il look comunica identità, appartenenza, intenzione narrativa. È il risultato di una scelta estetica e culturale.
Lurex – Filato metallizzato con effetto brillante, spesso intrecciato con cotone, lana o viscosa; usato per maglieria da sera, abiti effetto sparkling, calze e dettagli glam.
Lucentezza – Caratteristica visiva del tessuto che riflette più o meno intensamente la luce; può derivare dalla fibra (seta, acetato), dalla lavorazione o da finiture specifiche; spesso associata al lusso o all’eleganza.
Lycra® – Marchio registrato di elastan ad alta elasticità e tenuta; usata in abbigliamento tecnico, costumi da bagno, sportwear e pantaloni aderenti, permette vestibilità avvolgente e comfort dinamico.
Laminatura – Tecnica di applicazione di uno strato protettivo o decorativo (metallico, plastico o gommato) su un tessuto base; usata per impermeabilizzare o creare effetti visivi high-tech.
Label (etichetta) – Termine internazionale per etichetta, usato spesso nei contesti brand identity e licensing; può indicare anche una linea specifica all’interno di un marchio (es. white label, luxury label).
🇲 Termini con M | [torna all’indice]
Maglia – Struttura tessile ottenuta per intreccio di un solo filo anziché per incrocio di trama e ordito; è elastica, avvolgente e comoda, usata in t-shirt, intimo, activewear e maglioni.
Maglina – Tipo di maglia sottile e leggera, usata per abiti aderenti o capi intimi; è versatile e confortevole, ma meno stabile delle maglie più strutturate.
Manica – Parte del capo che riveste il braccio; può avere decine di varianti (a kimono, raglan, a sbuffo, balloon…) ed è un elemento distintivo di costruzione e stile.
Manodopera – Termine che indica il lavoro umano impiegato nella produzione tessile e sartoriale; il costo e la provenienza della manodopera sono elementi centrali nella sostenibilità sociale.
Mantella – Capo spalla senza maniche, con taglio aperto o avvolgente, spesso usato nella moda invernale per suggestione teatrale, comfort e movimento.
Mano (tessile) – Sensazione tattile che un tessuto trasmette al contatto con la pelle; può essere morbida, secca, liscia, granulosa… ed è un parametro fondamentale nella valutazione qualitativa.
Matelassé – Tessuto doppio che crea un effetto trapuntato, con disegni in rilievo; spesso usato per abiti da cerimonia, capi strutturati o accessori eleganti.
Mélange – Effetto visivo ottenuto mescolando filati di colori diversi, creando una superficie punteggiata o screziata; ampiamente usato in maglieria e tessuti casual.
Merino (lana) – Fibra nobile ottenuta da pecore Merino, nota per morbidezza, finezza e proprietà termoregolatrici; usata per maglieria di alta qualità, intimo tecnico e capi premium.
Modal – Fibra cellulosica artificiale derivata dal legno di faggio, simile alla viscosa ma più resistente e morbida; usata per lingerie, t-shirt, abbigliamento confortevole ed ecologico.
Moodboard – Tavola visiva composta da immagini, materiali, colori e parole chiave che sintetizzano l’ispirazione di una collezione; strumento progettuale e comunicativo nel fashion design.
Monocromatico – Caratteristica di un look, un tessuto o un capo realizzato in un’unica tonalità di colore; sinonimo di essenzialità, coerenza e pulizia visiva.
Morbidezza – Qualità legata alla flessibilità, alla mano e alla resa del tessuto sul corpo; è un valore estetico, tattile e funzionale.
Motivo (pattern) – Disegno o decorazione ripetuta su tessuto, ottenuta tramite stampa, tessitura o ricamo; può essere geometrico, floreale, astratto o figurativo.
Must-have – Termine del marketing moda per indicare un capo o accessorio ritenuto imprescindibile in una stagione o per un certo target; riflette tendenze e strategie commerciali.
Minimal – Stile che privilegia linee essenziali, colori neutri, assenza di decorazioni e funzionalità; deriva da correnti artistiche e architettoniche moderniste, spesso associato all’eleganza silenziosa.
🇳 Termini con N | [torna all’indice]
Nastri – Strisce strette e piatte in tessuto (cotone, raso, gros grain, velluto) usate per decorazione, chiusura o rinforzo; elementi funzionali e stilistici ricorrenti nella sartoria, nell’intimo e negli accessori.
Nastro sbieco – Nastro tagliato a 45° rispetto all’ordito del tessuto, che consente maggiore elasticità e adattamento alle curve; usato per bordature, finiture interne e rifiniture sartoriali.
Natural touch – Espressione internazionale che descrive tessuti sintetici lavorati per imitare la mano e l’aspetto delle fibre naturali; combina comfort, estetica e resistenza.
Navetta (tessitura a) – Metodo tradizionale di tessitura in cui un supporto (navetta) porta la trama tra i fili dell’ordito; produce tessuti più compatti e spesso più pregiati rispetto ai telai moderni a pinza o aria.
Neoprene – Materiale tecnico spugnoso e isolante, derivato dalla gomma sintetica, noto per l’uso nelle mute da sub ma adottato anche nella moda per abiti strutturati, felpe, borse e accessori fashion-tech.
Nido d’ape – Tessitura che crea un effetto tridimensionale a rilievo simile alla struttura esagonale dell’alveare; usata per tessuti spugnosi (asciugamani, accappatoi), ma anche per capi sportivi o destrutturati.
Nappa – Pelle ovina molto morbida e sottile, spesso rifinita con pigmenti; utilizzata per guanti, borse, calzature e capi luxury che richiedono tatto setoso e flessibilità.
Neutral gender (o gender neutral) – Approccio stilistico che rifiuta la divisione tra abbigliamento maschile e femminile, proponendo capi unisex o fluidi; è espressione di una visione culturale inclusiva e progressista.
Neutro (colore) – Tonalità non sature e non dominanti (bianco, grigio, beige, nero) usate come base o bilanciamento nelle collezioni moda; comunicano pulizia visiva, versatilità e sobrietà.
Nervatura – Cucitura sporgente o piega stirata permanentemente lungo una linea (es. manica, pantalone) per dare struttura, ordine o rilievo al capo; tipica del tailoring e del formalwear.
🇴 Termini con O | [torna all’indice]
Orlo – Bordo rifinito del capo, cucito o ripiegato per evitare lo sfilacciamento e definire la lunghezza; può essere invisibile, decorativo o sfrangiato, e indica spesso la qualità della confezione.
Organza – Tessuto leggero, rigido e trasparente, spesso in seta o poliestere; usato per abiti da sera, gonne strutturate, veli e sovrapposizioni eteree; crea volumi delicati e architettonici.
Ordito – Insieme dei fili longitudinali tesi sul telaio che costituiscono la base strutturale di un tessuto; è attraversato dai fili di trama e definisce solidità e direzione del tessuto.
Outfit – Combinazione completa di abiti, accessori e calzature indossati insieme per comporre un look coerente; può essere tematico, casual, formale, creativo; l’outfit è una narrazione visiva.
Oversize – Vestibilità volutamente abbondante, con volumi ampi che si discostano dalle misure anatomiche; stile diffuso nello streetwear, nell’alta moda e nella sartoria destrutturata.
Oxford (tessuto) – Tessuto in cotone caratterizzato da un intreccio a cesta che lo rende resistente ma morbido; usato prevalentemente per camicie maschili e casual-formal, talvolta con effetto mélange.
Opaco – Aspetto del tessuto che non riflette la luce, in contrasto con il lucido; una superficie opaca può comunicare rigore, matericità o naturalità, ed è spesso scelta per sobrietà o tecnicità.
Ornamento – Qualsiasi elemento decorativo applicato al capo (ricamo, pizzo, applicazione, perline); può avere funzione simbolica, culturale o puramente estetica; l’ornamento trasforma il capo da funzionale a espressivo.
Overlock – Tipo di cucitura eseguita con macchina specifica che rifinisce i bordi del tessuto evitando lo sfilacciamento; visibile o nascosta, è tecnica comune nella confezione industriale e nello sportswear.
Occhiello – Foro rinforzato per l’inserimento di lacci, bottoni o decorazioni; può essere cucito, metallico o termosaldato; elemento tecnico che diventa anche dettaglio stilistico.
🇵 Termini con P | [torna all’indice]
Pantaloni – Capo che riveste le gambe separatamente, con infiniti tagli e silhouette (palazzo, sigaretta, cargo, chino…); elemento centrale del guardaroba contemporaneo, simbolo di funzionalità, libertà e stile.
Paillettes – Piccoli dischi brillanti cuciti su tessuto per creare riflessi e decorazioni; evocano festa, spettacolo, glamour e vengono applicati su abiti, top, accessori e calzature.
Passamaneria – Bordo decorativo intrecciato in fili o cordoni, usato per rifinire capi eleganti, teatrali o storici; applicata su giacche, mantelle, abiti couture, è sinonimo di ricercatezza artigianale.
Patchwork – Tecnica di assemblaggio di tessuti diversi in un’unica superficie, spesso in forme geometriche; nata dal riuso creativo, è oggi impiegata nella moda concettuale, folk o street.
Pelle – Materiale naturale di origine animale, trattato per divenire resistente, flessibile e durevole; usata per abiti, borse, calzature e cinture; può essere pieno fiore, scamosciata, conciata al vegetale o trattata industrialmente.
Pelliccia ecologica – Alternativa sintetica alla pelliccia animale, realizzata in fibre acriliche o poliestere; usata per cappotti, inserti, colli e capi cruelty-free dall’estetica calda e voluminosa.
Peplo – Abito o top drappeggiato ispirato all’abbigliamento dell’antica Grecia, spesso reinterpretato in collezioni da sera per la sua linea fluida, simbolica e senza tempo.
Percalle – Tessuto di cotone pettinato a trama fitta e liscia, usato soprattutto per camiceria, lenzuola e abiti leggeri; noto per freschezza, resistenza e tocco compatto.
Pettinato (filato) – Filato in cui le fibre sono state ordinate e allineate per migliorarne finezza e regolarità; utilizzato in tessuti di alta qualità come il fresco lana e il gabardine.
Pied de poule – Motivo tessile classico a quadretti frastagliati, bianchi e neri (o a colori), ispirato all’impronta di zampa di gallina; elegante, grafico, simbolo della couture anni ’50 e ’60.
Pizzo – Tessuto decorativo traforato ottenuto per intreccio, ricamo o fusione su tulle; è associato a sensualità, romanticismo e artigianato; disponibile in molte varianti: chantilly, macramè, guipure…
Plissé – Tessuto pieghettato permanentemente tramite calore o lavorazione meccanica; crea effetti tridimensionali, movimento e leggerezza visiva, spesso usato in gonne e abiti fluidi.
Popeline – Tessuto a trama fine e regolare, in cotone o misto, con mano fresca e aspetto compatto; molto usato per camicie, abiti minimal e capi quotidiani con taglio sartoriale.
Prêt-à-porter – Abbigliamento prodotto in taglie standard, destinato alla vendita diretta; si contrappone alla haute couture, ma ne può condividere qualità e stile; rappresenta la moda democratica e industriale.
Profondità (scollatura o taglio) – Caratteristica di un capo che espone più o meno porzione del corpo (collo, schiena, gamba…); è elemento estetico e comunicativo, usato per accentuare sensualità, volume o movimento.
Punta spillo – Motivo a micro pois regolari, spesso bianco su fondo scuro; elegante e discreto, è usato per camicie, cravatte, fodere o abiti rétro.
Punto smock – Tecnica di cucitura elastica decorativa ottenuta con fili arricciati; usata per bustini, top, polsini o vestiti per bambina, è un dettaglio artigianale ricorrente nella moda boho o romantica.
🇶 Termini con Q | [torna all’indice]
Quadri (motivo a) – Disegno geometrico ripetuto su tessuto, formato da linee verticali e orizzontali che si incrociano; può essere principe di Galles, tartan, windowpane o madras, e rappresenta un codice visivo classico, versatile, con connotazioni spesso etniche o britanniche.
Qualità (del tessuto) – Insieme di caratteristiche oggettive e percettive che definiscono il valore di un tessuto: composizione, mano, resistenza, regolarità del filato, tintura, lavorazione e finitura; la qualità influenza durata, vestibilità e percezione del capo.
Quilt – Lavorazione a trapunta composta da due strati di tessuto con imbottitura interna, cuciti insieme con motivi decorativi o funzionali; usata per giacche, accessori, mantelle o capispalla tecnici con stile rétro o comfort visivo.
Quotidiano (abbigliamento) – Concetto che identifica capi pensati per la vita di tutti i giorni, spesso realizzati in materiali pratici, resistenti e funzionali; lo stile quotidiano diventa oggetto di progettazione quando si coniuga con estetica, sostenibilità e storytelling di marca.
🇷 Termini con R | [torna all’indice]
Raso – Tessuto dalla superficie liscia e lucida ottenuta tramite armatura a raso, che riflette la luce in modo uniforme; associato all’eleganza, alla sera e alla lingerie, è spesso in seta, poliestere o acetato.
Rayon – Fibra cellulosica artificiale simile alla viscosa, brillante, leggera e traspirante; usata per abiti fluidi, camicie e capi estivi, offre una mano morbida e una resa simile alla seta ma a costi inferiori.
Ricamo – Decorazione eseguita a mano o a macchina su tessuto, tramite fili, perline, paillettes o applicazioni; è un’arte storica e simbolica che aggiunge valore artigianale e contenuto narrativo al capo.
Rete – Tessuto traforato ottenuto per maglia o lavorazione a nodi, con effetti trasparenti, sportivi o sensuali; usata in abbigliamento tecnico, accessori, sovrapposizioni e capi concettuali.
Resinato – Tessuto trattato superficialmente con resine per ottenere rigidità, effetto plastificato o proprietà impermeabili; utilizzato in outerwear, borse e collezioni sperimentali.
Rib – Tipo di lavorazione a coste della maglia, elastica e compatta, spesso usata per polsini, orli, colli o come struttura base di t-shirt e abiti aderenti; garantisce tenuta e definizione.
Riga (motivo a) – Disegno lineare regolare o irregolare, verticale, orizzontale o diagonale; le righe hanno significati visivi forti: marinaro, formale, optical, grafico, secondo ritmo, colore e spaziatura.
Rigenerato (fibra) – Materiale ottenuto dal riciclo di fibre tessili esistenti (lana, cotone, poliestere); consente riduzione degli sprechi e impiego in filati eco-friendly; ha resa variabile a seconda del processo.
Rinforzo – Struttura interna o inserto che serve a dare maggiore resistenza o stabilità a una parte del capo (colletto, spalla, cintura); può essere adesivo, cucito o termoformato.
Rivestimento – Strato esterno che ricopre un materiale interno o un altro tessuto, con funzione estetica, protettiva o tecnica; può essere opaco, lucido, gommato o metallizzato.
Ruches – Strisce di tessuto arricciato cucite a vista per creare volume e movimento; tipiche dello stile romantico o rétro, sono tornate in auge in chiave ironica o couture contemporanea.
Runway – Termine inglese per passerella: è il luogo fisico e simbolico dove il capo prende vita davanti al pubblico; usato anche per indicare l’estetica o la visibilità mediatica legata alle sfilate.
Revers – Parte ripiegata della giacca o del cappotto che forma il colletto; può essere classico, a lancia, sciallato o destrutturato, e definisce lo stile e la formalità del capo.
Resistenza (tessile) – Capacità di un tessuto di opporsi a sollecitazioni meccaniche, abrasioni o usura; è un parametro tecnico importante, soprattutto in ambiti professionali, sportivi o industriali.
🇸 Termini con S | [torna all’indice]
Satin – Tessuto lucido e liscio simile al raso, ma generalmente in poliestere o miste sintetiche; utilizzato per abiti da sera, lingerie, fodere e capi effetto brillante, dona eleganza e fluidità.
Sartoria – Arte e tecnica della confezione di capi su misura, eseguita a mano o con intervento minimo di macchinari; sinonimo di tradizione, qualità e personalizzazione; pilastro della moda maschile e dell’eleganza classica.
Scollatura – Parte del capo che lascia scoperta porzione del busto o delle spalle; può essere a V, rotonda, quadrata, all’americana, asimmetrica, profonda… elemento formale, estetico e comunicativo.
Seta – Fibra proteica di origine animale (baco da seta) nota per la sua leggerezza, lucentezza, morbidezza e freschezza al tatto; tessuto nobile per eccellenza, usato in alta moda, lingerie e foulard.
Silhouette – Linea complessiva che un capo disegna sul corpo, determinata da taglio, proporzioni, volume e movimento; può essere aderente, ampia, strutturata, destrutturata, fluida o architettonica.
Similpelle – Materiale sintetico che imita la pelle animale nell’aspetto e nella texture; spesso impiegato in capi cruelty-free, borse e scarpe, con effetti più o meno realistici.
Spacco – Apertura verticale o diagonale in una gonna o abito, pensata per agevolare il movimento o per effetto estetico; può essere discreto o molto pronunciato, contribuendo alla sensualità del capo.
Sportivo (stile) – Estetica ispirata all’abbigliamento tecnico o da allenamento (felpe, sneakers, pantaloni con coulisse…); spesso reinterpretato in chiave streetwear, luxury o urban active.
Stampa (tessile) – Tecnica di decorazione del tessuto mediante applicazione di colori o pigmenti sulla superficie; può essere tradizionale (serigrafia, rotativa) o digitale, continua o piazzata, multicolore o monocroma.
Stiratura – Operazione di finissaggio o manutenzione che elimina pieghe e imperfezioni attraverso calore e pressione; in sartoria, lo stiro dà forma e definizione al capo durante la confezione.
Stola – Fascia di tessuto lunga e leggera, indossata su spalle o abiti da sera; accessorio che unisce funzione protettiva, eleganza e stile classico o cerimoniale.
Stretch – Caratteristica di un tessuto elastico, dovuta alla presenza di fibre come elastan o spandex; consente aderenza, comodità e libertà di movimento, essenziale in activewear, denim, intimo e moda aderente.
Sostenibile (moda) – Approccio progettuale e produttivo orientato alla riduzione dell’impatto ambientale, sociale ed etico; coinvolge materiali, processi, logistica, durata e trasparenza del prodotto.
Spigato – Tessuto con motivo a V ripetuta (chevron), tipico dei tessuti in lana da giacca o cappotto; elegante, classico, usato nel tailoring maschile e femminile.
Sbieco (taglio in) – Taglio diagonale rispetto alla trama e ordito, che consente maggiore elasticità e adattamento alle forme; usato per orli, nastri, finiture curve o capi avvolgenti.
Swag (estetica) – Termine slang nato nello streetwear afroamericano, oggi usato per indicare uno stile sicuro di sé, ricercato, provocatorio e carismatico; spesso legato a brand, accessori statement e attitudine visiva.
🇹 Termini con T | [torna all’indice]
Taglio – Operazione con cui si definiscono le singole parti del capo a partire dal tessuto; fondamentale per la vestibilità e la resa, può essere classico, asimmetrico, geometrico, destrutturato.
Tailleur – Completo femminile composto da giacca e gonna (o pantalone), ispirato al guardaroba maschile ma rielaborato in chiave elegante o professionale; simbolo di emancipazione e potere.
Tailoring – Arte sartoriale della costruzione di capi su misura, applicata anche nella moda industriale come sinonimo di tagli puliti, proporzioni armoniche e cura delle rifiniture.
Tela – Tipo di tessuto semplice e regolare, ottenuto da intreccio base di trama e ordito; molto resistente e versatile, è usato per capi basici, denim, camiceria o sperimentazioni formali.
Tessuto – Prodotto tessile ottenuto dall’intreccio o lavorazione di filati; può essere naturale, sintetico, artificiale, tecnico o innovativo, e rappresenta la materia prima fondante della moda.
Tessuto non tessuto – Materiale ottenuto tramite feltratura o incollaggio delle fibre senza intreccio; usato per fodere, accessori, moda sostenibile e packaging fashion.
Tessuto jacquard – Tessuto lavorato con telaio speciale che permette la creazione di disegni complessi intrecciati direttamente nella trama; sinonimo di raffinatezza tecnica e decorazione strutturale.
Tessuto tecnico – Materiale progettato per garantire performance specifiche: impermeabilità, traspirabilità, elasticità, isolamento; usato in abbigliamento sportivo, outdoor, fashion-tech e haute couture sperimentale.
Tinta unita – Tessuto o capo in un solo colore pieno e uniforme; base neutra per abbinamenti, styling essenziali o valorizzazione del taglio.
Tinto filo – Tessuto realizzato con filati già tinti prima della tessitura; garantisce colori più duraturi, profondi e disegni a righe, quadri o strutture ben definite.
Tinta pezza – Procedura in cui il tessuto viene tinto in fase successiva alla tessitura; più economica e flessibile, ma meno profonda nella resa del colore rispetto al tinto filo.
Tinta capo – Processo di tintura eseguito sul capo finito, che produce effetti di vissuto, irregolarità e profondità cromatica; molto usata nello stile casual e nel denim.
Trama – Insieme dei fili che si intrecciano in senso orizzontale con l’ordito nella costruzione del tessuto; insieme definiscono la struttura, l’aspetto e la consistenza del materiale.
Tricot – Termine francese per maglia lavorata a ferri o macchina; evoca maglieria soffice, capi artigianali e look avvolgenti, spesso femminili e rétro.
Troca (bottoni di) – Tipo di bottone realizzato con madreperla di alta qualità, lucente e naturale; molto usato in camiceria di pregio, blazer e capi sartoriali.
Tulle – Tessuto leggero e traforato a maglia finissima, spesso in nylon o seta; utilizzato per abiti da sposa, gonne vaporose, veli, ma anche per contrasti materici nella moda concettuale.
🇺 Termini con U | [torna all’indice]
Urbano (stile) – Estetica ispirata al contesto cittadino e metropolitano, fatta di praticità, contaminazioni street, layering e materiali tecnici; rappresenta la moda come risposta al vivere quotidiano e al dinamismo sociale.
Uniforme (moda da) – Capi o look che richiamano l’abbigliamento militare, lavorativo o scolastico, reinterpretati in chiave estetica; diventa codice identitario, a metà tra rigore e ribellione.
Unito (tessuto) – Tessuto privo di motivi o disegni, in tinta piatta; la semplicità dell’unito valorizza il taglio, il colore e i dettagli strutturali del capo.
Unisex – Capi pensati per essere indossati da qualunque genere, con tagli neutri, volumi adattabili e stile inclusivo; è un paradigma della moda contemporanea post-identitaria.
Ultrasuede – Tessuto sintetico scamosciato, soffice al tatto e resistente, creato come alternativa cruelty-free alla pelle scamosciata; usato in abbigliamento e accessori per l’alta resa estetica e durevolezza.
Upcycling – Processo di riutilizzo creativo di materiali o capi già esistenti, trasformati in nuovi prodotti di valore superiore; simbolo di moda circolare, artigianale, sostenibile e sperimentale.
Uso (prevedibile) – Concetto normativo e progettuale che indica come un capo verrà effettivamente indossato o interpretato dall’utente; implica responsabilità progettuale e incide sulla sicurezza, l’etichettatura e la comunicazione del prodotto.
Understated (stile) – Estetica sobria, discreta, senza eccessi, fondata sulla raffinatezza non esibita; rappresenta l’eleganza silenziosa, l’essenzialità e l’attenzione alla qualità senza ostentazione.
🇻 Termini con V | [torna all’indice]
Velluto – Tessuto morbido e fitto con superficie rasata o a coste (velluto liscio o millerighe), ottenuto tramite lavorazione a pelo; simbolo di lusso e tattilità, usato in abiti da sera, giacche, accessori e interni.
Viscosa – Fibra cellulosica artificiale ottenuta da polpa di legno; brillante e fluida come la seta, è traspirante e versatile, utilizzata in abiti estivi, bluse, camicie e capi fluttuanti.
Vintage – Capi o accessori provenienti da epoche passate (generalmente oltre i 20 anni), valorizzati per estetica, artigianalità o valore storico; è un linguaggio visivo, una filosofia slow e un mercato in forte crescita.
Volume – Dimensione tridimensionale del capo, ottenuta tramite tagli, pieghe, imbottiture o tessuti strutturati; il volume comunica presenza, teatralità o protezione, ed è un elemento compositivo fondamentale.
Velcro – Chiusura a strappo composta da due strati complementari (uncini e anelli); è tecnica, funzionale e spesso usata in sportswear, abbigliamento tecnico o moda infantile.
Vita (del capo) – Parte che cinge la zona addominale e che può essere alta, media o bassa; definisce la linea del capo, il comfort e l’equilibrio delle proporzioni.
Volant – Balza o arricciatura decorativa applicata a maniche, scolli o orli, per creare movimento e romanticismo; molto usato nello stile boho, rétro o couture.
Velina (tessuto a) – Tessuto leggerissimo e trasparente, spesso in seta o poliammide, con effetto impalpabile e delicato; impiegato in veli, sottogonne, abiti eterei o sovrapposizioni leggere.
Velinato (effetto) – Trattamento o finitura che rende un tessuto o una superficie visivamente simile alla carta velina: semiopaco, satinato e vellutato; usato anche in packaging e accessori moda.
Verniciato – Tessuto o pelle rivestiti con finitura lucida e brillante, effetto laccato; spesso usato in borse, trench, calzature e accessori statement per creare contrasto e impatto.
Vestibilità – Rapporto tra forma del capo e corpo che lo indossa; può essere slim, regular, oversize, relaxed… La vestibilità è percezione, funzione e identità stilistica.
Vichy (motivo a) – Fantasia a piccoli quadretti regolari, tipicamente bianchi e colorati (rosso, blu, nero), associata all’abbigliamento estivo e a un’estetica country, bon ton o anni ’50.
Vita alta – Taglio che si posiziona sopra l’ombelico, enfatizzando la linea del busto e le gambe; classico nei pantaloni sartoriali, nelle gonne a ruota e nei trend rétro o power dressing.
🇼 Termini con W | [torna all’indice]
Waterproof – Termine tecnico per indicare tessuti impermeabili all’acqua, grazie a trattamenti superficiali o membrane interne; usato in abbigliamento outdoor, sportivo o urbano, spesso abbinato a design minimal o techwear.
Windproof – Tessuti progettati per bloccare il passaggio del vento, garantendo isolamento e comfort termico; caratteristici dell’outerwear tecnico e funzionale.
Workwear – Estetica e struttura ispirata all’abbigliamento da lavoro (salopette, giacche con tasche multiple, denim robusto); reinterpretato nella moda urbana e genderless come simbolo di autenticità e resistenza.
Wool – Termine inglese per lana, fibra naturale e isolante, versatile e rinnovabile; presente in cappotti, maglie, abiti sartoriali e accessori. “Wool” è anche parte di etichette qualità come “pure new wool” o “woolmark”.
Wrinkle-free – Tessuto trattato per non sgualcirsi, spesso con finissaggi chimici o fibre miste (es. cotone-poliestere); molto usato in camiceria, abiti da viaggio, capi professionali.
Washed (effetto) – Aspetto vissuto o slavato ottenuto tramite lavaggi speciali del tessuto o del capo finito (stone wash, enzyme wash, acid wash…); crea sfumature, morbidezza e stile vintage.
Waistcoat – Termine anglosassone per il gilet maschile, capo smanicato da indossare sopra la camicia; componente del completo sartoriale ma anche elemento di rottura in outfit casual o boho.
Western (stile) – Ispirazione proveniente dall’abbigliamento cowboy: camicie con carré, frange, denim, stivali texani, fibbie; lo stile western viene ciclicamente ripreso in chiave fashion, ironica o concettuale.
🇽 Termini con X | [torna all’indice]
X-ray (effetto) – Effetto visivo ispirato alla radiografia, ottenuto con tessuti semitrasparenti, tagli sovrapposti o stampe digitali che simulano l’anatomia sottostante; presente in collezioni sperimentali e moda concettuale, è simbolo di introspezione e decostruzione visiva.
X-stitch (punto croce) – Tecnica di ricamo decorativo a forma di “X”, eseguita su tessuto a trama regolare; usata per motivi tradizionali, lettering o elementi artigianali che aggiungono valore handmade a capi contemporanei.
X-shape (silhouette a clessidra) – Forma del corpo o della costruzione del capo che presenta spalle e fianchi equilibrati e vita stretta; è la silhouette femminile classica, ricorrente nella moda rétro, couture e sartoriale.
Extra-fine (filato) – Termine utilizzato per descrivere un filato particolarmente sottile e pregiato, come la lana merino extrafine; sinonimo di qualità, comfort e morbidezza estrema, spesso associato alla maglieria di lusso.
Xenon test (test di resistenza alla luce) – Prova tecnica per verificare la resistenza di un tessuto all’esposizione prolungata alla luce, specialmente solare o artificiale; fondamentale nei tessuti per esterni o nelle collezioni outdoor.
🇾 Termini con Y | [torna all’indice]
Yarn (filato) – Termine inglese per filato, ossia l’insieme continuo di fibre tessili ritorte o allineate per essere utilizzate nella tessitura o maglieria; può essere cardato o pettinato, naturale o sintetico, fine o grosso, e rappresenta l’unità fondamentale per la creazione del tessuto.
Yoke (sprone) – Parte superiore di un capo, posta su spalle o schiena, che contribuisce alla vestibilità e alla struttura; usata in camicie, giacche e abiti, può essere decorativa o funzionale, a taglio diritto, curvo o diviso.
Youthwear – Segmento della moda orientato al pubblico giovane, spesso caratterizzato da tagli informali, sperimentazione visiva, riferimenti pop o street, prezzi accessibili e aggiornamento rapido delle collezioni.
Yarn-dyed (tinto in filo) – Espressione anglofona per indicare tessuti realizzati con filati già tinti prima della tessitura; garantisce colori intensi, maggiore durata e precisione nei motivi (righe, quadri, jacquard).
🇿 Termini con Z | [torna all’indice]
Zip – Chiusura lampo composta da due bande di tessuto dentellate e un cursore scorrevole; utilizzata in abbigliamento tecnico, sportivo e fashion per la sua funzionalità, è diventata anche dettaglio estetico e simbolo di velocità, praticità o rottura stilistica.
Zigzag (punto) – Tipo di cucitura decorativa o funzionale eseguita con movimento laterale regolare, utile per unire tessuti elastici, rifinire bordi o creare effetti grafici; presente anche come motivo ornamentale in stampe e ricami.
Zaffiro (colore) – Tonalità di blu intenso e brillante, ispirata alla pietra preziosa omonima; usata in abiti eleganti, accessori, tessuti serici e palette regali o cerimoniali.
Zoccoli – Calzature tradizionali con suola in legno e tomaia in cuoio o pelle, tornate ciclicamente nella moda come accessorio rustico, provocatorio o rétro, specie in collezioni primavera-estate.
Zampa (taglio a) – Linea di pantalone che si allarga verso il fondo, ispirata agli anni ’70 (zampa d’elefante); ritorna ciclicamente nelle mode vintage o boho, donando movimento e slancio alla figura.
Zibellino – Pelliccia pregiata e calda, tradizionalmente usata in capispalla di lusso; oggi spesso sostituita da alternative sintetiche o faux fur per ragioni etiche e ambientali.
Zigzag (motivo) – Disegno grafico a linee spezzate alternate, usato in stampe, tessuti jacquard o ricami; può richiamare dinamismo, ritmo e vibrazione ottica.
Zainetto – Accessorio funzionale di derivazione sportiva o scolastica, reinterpretato dalla moda urbana come borsa alternativa, con materiali luxury o dettagli street.